Erba, erba delle mie brame

Roberto Beccantini13 luglio 2024

E venne il giorno. Domani, domenica 14 luglio.

Centre Court di Wimbledon, ore 15: Carlos Alcaraz, Spagna, 21 anni (3 Slam, campione uscente) o Novak Djokovic, Serbia, 37 anni (24 slam, record)?

Olympiastadion di Berlino, ore 21: Spagna (3 titoli europei) o Inghilterra (zero)?

I miei pronostici da pocologo. Tennis: Alcaraz al quarto. E mi fermo qui per dare spazio agli esperti. Calcio: Spagna 51% Inghilterra 49%, nel ricordo imperituro della mia griglia.

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Francia
Inghilterra
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Germania
Spagna
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Portogallo
Italia
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Belgio
Croazia
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Olanda
Serbia
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Turchia
Danimarca
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Ucraina
Svizzera
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Austria
Ungheria
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Polonia
Scozia
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Repubblica Ceca
Slovacchia
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Romania
Slovenia
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Georgia
Albania
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.I vostri pronostici, por favor/please.

Elementare, Watkins

Roberto Beccantini10 luglio 2024

Uscirà, dunque, dal braccio di ferro tra Spagna e Inghilterra l’erede europea dell’Italia manciniana. Domenica sera a Berlino: una finale inedita. A Dortmund, i leoncini hanno sconfitto per 2-1 l’Olanda. Anch’essi in rimonta, come le furie a Monaco, martedì. Tutt’altra partita, però. Primo tempo da discoteca; secondo, da convento. Già al 7’, Xavi Simons borseggia Rice e stanga, di destro, dal limite: gran gol. England al tappeto? Manco per idea. Lecca di Kane e pugni di Verbruggen; poi, al 14’, il rigore di Dumfries (molto, troppo varista) trasformato dal capitano. Come on, come on: quasi gol di Foden con «parata» di Dumfries sulla linea; traversa di Dumfries, e dai, su corner; palo di Foden. Sinceramente: l’Inghilterra più bella, anche se poco Bellingham, del torneo.

Improvvisamente, l’infortunio di Depay. E’ il 35’, e Koeman chiede scusa al calcio totale: fuori una punta, dentro un centrocampista (Veerman). La trama, come si dice in gergo, cambia da così a così. La marmellata batava contro rivali che, attorno all’ora, flettono. Pickford li salva su Van Dijk. Sono squadre che sembrano comitive di turisti «felici» che i treni (degli avversari) facciano tutte le fermate possibili e immaginabili. Walker che si mangia Gakpo; Aké che, alla distanza, imbavaglia Bukayo Saka; il possesso di Reijnders, Schouten e c. di una noia pazzesca.

Fino alle staffette di Southgate. Se il il ct olandese l’aveva spenta, il guru british la riaccende. Richiama Kane (ci sta) e Foden, addirittura: il migliore, non ci sta assolutamente (per me, almeno). Avrei tolto Bellingham. Minuto 90: Palmer (vice Foden) imbecca Watkins (vice Kane), destro tranciante che ne buca due in un colpo, De Vrij e il portiere. E allora: da Southgate pippa a Southgate genio. Scommettiamo?

Sangue rojo, altro che bleu

Roberto Beccantini9 luglio 2024

Adieu al corto muso. Adieu France. L’Europa applaude la Spagna, sei partite sei vittorie. Il gol di Lamine Yamal, 17 anni sabato, appartiene alla bellezza del calcio, alla sua anima selvaggia ed eversiva. Te lo do io lo schema: passeggiatina al limite, con Rabiot a fargli da domestico, dalla qua dalla là: col cavolo, e poi sinistro a giro, da 25 metri, con Maignan che è ancora lì che vola. E, subito a ruota, il numero di Dani Olmo, tra controllo, palleggio e diagonale, con Koundé «caduto alla difesa ultima vana» (non gioca portiere, Saba mi perdonerà). Nel Novecento sarebbe stato autogol, ma ubi maior.

Il tutto, in quattro minuti: dal 21’ al 25’. In vantaggio erano andati i bleu. Al 9’: cross di Mbappé, testa di Kolo Muani. Un fuoco di paglia? Solo paglia. Ha tradito la rive gauche, stavolta. Theo, il capitano (via la maschera) e un po’ Rabiot. In fase difensiva e al momento del tiro (Theo, Kylian nella ripresa). Mancava, alle Furie, mezza difesa: Carvajal e Le Normand, squalificati. Dentro Jesus Navas (38 anni), Nacho y vamos. Che rumba, a centrocampo. E’ lì che, al di là degli episodi, la trama ha «scelto». Su Rodri, poco da aggiungere: un radar con i muscoli. Su Fabian Ruiz, molto: mai visto così brillante, così totale.

I vice re del Mondo erano i miei favoriti. Morale: una rete su azione, una sola, in sei gare. E se Cristiano ha fallito a 39, Mbappé ne ha 25. Ha patito, Deschamps, l’assenza di un centravanti: un nove vero. Come era Benzema. Come, evidentemente, non poteva essere Giroud. Come non sono Kolo Muani, squillo a parte, e Thuram. I cambi gli hanno dato i dribbling di Barcola, non il Griezmann che sarebbe servito. In carica dal 2012, penso che Didier abbia chiuso: campione del Mondo nel 2018, vice campione d’Europa nel 2016 e vice campione del Mondo nel 2022.
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